9 marzo 2003 - Prima domenica di Quaresima "B"

Gen 9, 8-15; Pt 3, 18-22; Mc 1, 12-15

 

 

O M E L I A

 

Questo racconto di Marco è di una concisione estrema (rispetto allo stesso racconto riferito dagli altri Evangelisti) ; ma il suo messaggio non è meno ricco. Tra il battesimo di Gesù e l’inizio della sua attività missionaria in Galilea, è situato il periodo di quaranta giorni nel deserto.  Di questo lungo periodo, Marco mette in evidenza tre cose : la tentazione da parte del demonio, la presenza di animali selvaggi e la venuta degli angeli.

 

Gesù è appena stato battezzato. Al momento del suo battesimo si era fatta sentire la voce del Padre, che lo proclamava  suo figlio diletto, e lo Spirito era sceso su di lui.  Ma subito dopo, lo stesso Spirito lo conduce nel deserto, dove la  sua fedeltà al progetto del Padre verrà messa alla prova. I quaranta giorni sono simbolici ; ricordano i quaranta giorni del diluvio, i quarant’anni del cammino del Popolo di Israele nel deserto, i quaranta giorni e le quaranta notti di Mosè sul Sinai, i quaranta giorni della marcia di Elia verso l’Oreb (1 Re 19,8)  e i quarant’anni della dominazione dei Filistei su Israele (Giudici 13,1). Ciascuno di questi periodi è un periodo di prova o di tentazione. L’esperienza di Gesù è dunque strettamente legata a tutto ciò che hanno vissuto il Popolo e i profeti prima di lui.

 

Gli altri Evangelisti descrivono alcune delle tentazioni. Per Marco è sufficiente dire che Gesù è stato tentato, poiché la tentazione, sotto tutte le sue forme, è sempre lo stesso richiamo a rifiutare la sua vera missione e il progetto del Padre, per conformarsi alle attese del suo ambiente.   Gesù  si trova  in mezzo ad animali selvaggi, che rappresentano gli scribi, i Farisei e gli altri capi religiosi del  Popolo, che lo perseguiteranno durante tutta la sua vita pubblica (cfr. Marco 3,6 per esempio). Mentre i messaggeri del Padre, gli angeli, rappresentano quelli e quelle che lo seguiranno fino al Calvario.

 

Con la manifestazione di Gesù in occasione del suo battesimo, una pagina importante è stata voltata nella vita di Giovanni il Battista. Egli può ormai scomparire, ed è effettivamente arrestato e messo in prigione. Presto verrà ucciso. Una svolta importante avviene anche nella vita di Gesù e un nuovo capitolo comincia nella vita dell’umanità.  E qui c’è già una lezione per noi.  Dobbiamo saper riconoscere le svolte importanti nella nostra vita, sia individuale che collettiva.. Spesso la fedeltà alla nostra vocazione  alla nostra missione ci chiama a mettere la parola fine a un capitolo, a voltare pagina e a cominciare decisamente il capitolo seguente, come ha fatto Gesù.  Ma, come accade spesso nei libri stampati, può esserci una pagina bianca tra due capitoli. E’ il momento del deserto, della tentazione,  della lotta contro le bestie selvagge dentro di noi e all’esterno di noi stessi, ma anche un momento in cui occorre saper riconoscere  gli angeli o i messaggeri che Dio ci manda per assisterci, consigliarci, guidarci.

 

Tutta la predicazione di Gesù, e il messaggio che egli ripeterà lungo la sua vita pubblica, Marco lo riassume in poche frasi lapidarie : « I tempi sono compiuti – il regno di Dio è vicino – convertitevi e credete al Vangelo ». La Buona Notizia (Marco 1,1) è quella della possibilità di una umanità nuova, che pratica la giustizia e l’amore e vive nella pace. Questa società nuova non è possibile  se gli uomini non rinunciano all’ingiustizia e alla guerra, se non si convertono, vale a dire, se non lasciano Dio trasformare i loro cuori.

 

È allora che si realizzerà pienamente l’alleanza raffigurata dall’arcobaleno dopo il diluvio, quando Dio disse : « Ecco, Io concludo il mio patto con voi, con tutti i vostri discendenti, e con tutti gli esseri viventi che sono intorno a voi ».